Gli investimenti dalla A alla Z

Alpha


​La differenza fra la performance di un investimento e quella dell'indice di riferimento, che rappresenta il mercato. È una misura dell'extra-rendimento offerto dalla gestione attiva e quindi della capacità del gestore di generare valore. Ad esempio, se un fondo azionario ha conseguito una performance del 9% e il mercato azionario nel suo complesso il 4%, l'alpha generato dal portafoglio risulta pari al 5%.

Asset class


​Una specifica tipologia di investimento o attività finanziaria. Le principali asset class sono rappresentate da azioni, obbligazioni, liquidità e strumenti alternativi (quali immobili e materie prime).

Azione


​Un titolo che rappresenta la quota di partecipazione al capitale di un'azienda. Possedere una o più azioni rende l'azionista in un certo modo "proprietario" di una parte della società e dà diritto a una quota dei suoi guadagni, rappresentata dal dividendo. 

Azionista


L'individuo o l'entità giuridica che possiede una o più azioni di una società.

Benchmark


​Il parametro di riferimento - solitamente un indice di investimento, rappresentativo di uno specifico mercato - utilizzato per valutare la performance di un fondo. Ipotizziamo che un fondo che investe nel mercato azionario britannico abbia come indice di riferimento il FTSE100. Se il fondo ha ottenuto migliori rendimenti dell'indice si dice che ha sovraperformato, viceversa si parla di sottoperformance.

Beta


​La misura della volatilità di un investimento rispetto al mercato nel suo complesso. Il beta del mercato è sempre uguale a 1. Se un investimento ha un beta superiore a 1 significa che è più volatile del mercato. In altre parole, se il mercato mette a segno un rialzo, il valore dell'investimento crescerà in misura maggiore; in caso di beta inferiore a 1, l'investimento avrà invece minori oscillazioni. Se il beta è inferiore a zero, probabilmente l'investimento registrerà un andamento opposto a quello del mercato.

Capital gain


​Chiamato anche guadagno in conto capitale o plusvalenza, l'incremento di valore di un investimento rispetto al suo prezzo di acquisto. Il guadagno viene realizzato solo al momento della vendita dell'investimento.

Capitalizzazione di mercato


​L'indicatore della grandezza di una società. Si calcola moltiplicando il numero totale di azioni in circolazione dell'azienda per il loro prezzo di mercato. Spesso si fa distinzione fra società a piccola (small cap), media (mid cap) e grande capitalizzazione (large cap). Non esiste una definizione standard di tali categorie, ma indicativamente una large cap ha una capitalizzazione di mercato di oltre $10 miliardi, una mid cap fra $2 miliardi –$10 miliardi e una small cap fra $250 milioni – $2 miliardi. Le società più grandi a livello mondiale hanno una capitalizzazione di mercato di centinaia di miliardi di dollari.

Cedola


​L'interesse pagato periodicamente all'investitore di un'obbligazione. È espressa come percentuale del valore nominale dell'investimento. Ad esempio, un'obbligazione con un valore nominale di €100 e una cedola del 5% pagherà un interesse di €5 all'anno.

Default obbligazionario


La situazione che si verifica quando l'emittente di un'obbligazione non riesce a rimborsare l'obbligazionista. In questo caso si dice che l'obbligazione è andata in default.

Diversificazione


​La distribuzione del capitale fra diversi investimenti con l'obiettivo di ridurre il rischio. Concentrando il portafoglio sui titoli di una sola società si rischierebbe di perdere l'intero capitale se quella azienda fallisse. Diversificare fra più titoli e strumenti finanziari permette invece di ridurre l'impatto negativo di un singolo investimento sui risultati complessivi del portafoglio. Normalmente mercati diversi tendono a comportarsi in modo differente a seguito di uno stesso evento. Poiché è difficile prevedere quale sarà quello perdente e quale quello vincente, investendo in più asset class è possibile dare maggiore equilibrio ai risultati di portafoglio e compensare l'andamento negativo di una componente con quello positivo di un'altra. 

Dividendo 


La parte di utile distribuita periodicamente da una società ai suoi azionisti.

Emittente


Un'organizzazione, tipicamente un'azienda o uno Stato, che vende titoli (ad es. azioni o obbligazioni) per finanziare le proprie operazioni.

ETF

Gli Exchange Traded Funds (ETF) possono essere definiti, traducendo letteralmente dall'inglese, come "fondi quotati sul mercato". Questa definizione deriva dal fatto che gli ETF sono sostanzialmente dei fondi di investimento le cui quote possono essere direttamente acquistate e vendute sul mercato.
Gli ETF  sono dei fondi di investimento indicizzati. A differenza dei normali fondi d'investimento, il loro scopo non è quello di offrire un rendimento superiore rispetto al benchmark di riferimento, ma bensì quello di replicare nel modo più accurato possibile un indice di mercato, sia esso azionario, obbligazionario o una commodity.

Fondo d'investimento


​Un veicolo finanziario che raccoglie capitale da più risparmiatori con obiettivi simili e lo investe come se fosse un unico portafoglio. Il patrimonio viene affidato a dei professionisti dell'investimento (definiti gestori del fondo o del portafoglio) e viene diversificato su più titoli (anche migliaia) in un mercato specifico o in una gamma di asset class. Lo scopo dei fondi d'investimento è quello di offrire un rendimento superiore a quello del benchmark a cui si riferisce il fondo attraverso le gestione attiva.

Fondo hedge


​Un fondo d'investimento che mira a ottenere rendimenti positivi interessanti in qualunque contesto di mercato e a tal fine impiega tecniche di gestione di portafoglio non convenzionali. Essendo un prodotto finanziario più complesso degli strumenti tradizionali (es. fondi comuni) è solitamente riservato agli investitori più esperti.

Gestione attiva


​L'approccio di investimento che non si limita a replicare un indice di riferimento ma mira a ottenere risultati migliori rispetto al mercato. A questo scopo, il gestore del portafoglio si basa sull'attività di ricerca e analisi, oltre che sulle proprie valutazioni e competenze. Ad esempio, il gestore attivo di un portafoglio azionario USA ha l'obiettivo di "battere" la performance dell'indice S&P500. Vedi anche Gestione passiva

Gestione passiva


​L'approccio di investimento che mira a replicare la performance di un mercato o di un indice di riferimento. Ad esempio, un fondo azionario passivo che investe nel mercato del Regno Unito tende a replicare la performance dell'indice FTSE100. A ogni rialzo del FTSE100, è normale che il fondo registri un movimento analogo e viceversa.

Indice


​Un insieme di titoli utilizzato per monitorare l'andamento di determinati mercati, asset class o settori. Ad esempio, l'indice S&P500 è l'indicatore sintetico delle performance delle 500 principali società quotate negli Stati Uniti. Molti fondi d'investimento sono misurati rispetto a un indice: in questo modo è possibile valutarne la performance rispetto al mercato di riferimento.

Inflazione


La misura (in percentuale) dell'aumento dei prezzi di beni e servizi in un determinato orizzonte temporale.

Investimenti alternativi


Forme di investimento diverse dalle tipologie tradizionali (azioni, obbligazioni e liquidità). Includono investimenti immobiliari, fondi hedge, materie prime, private equity e infrastrutture.

Liquidità


​La rapidità con cui uno strumento finanziario può essere acquistato o venduto senza conseguenze sul suo prezzo. Ad esempio, le azioni delle grandi aziende quotate sono investimenti liquidi nella misura in cui possono essere acquistate o vendute in breve tempo. L'immobiliare è invece per definizione illiquido: l'acquisto o la vendita di questo tipo di proprietà può richiedere mesi, se non anni.

Macroeconomia


​Lo studio dell'economia nel suo insieme. Tra i fattori oggetto di studio sono incluse inflazione, disoccupazione e crescita.

Materie prime


L'asset class che comprende una vasta gamma di beni fisici (detti anche commodity) tra cui petrolio e gas, metalli e prodotti agricoli.

Mercati emergenti


Paesi con un'economia in rapida espansione che stanno attraversando un processo di industrializzazione. I più conosciuti sono rappresentati da Brasile, Russia, India e Cina (cosiddetti BRIC).

Obbligazione


Un titolo di credito emesso da società (in questo caso si parla di corporate bond) o enti pubblici (come ad esempio i titoli di Stato). È un prestito con cui l'emittente si impegna a pagare all'investitore interessi fissi a intervalli periodici e a rimborsare l'investimento iniziale (capitale) a una data prestabilita (data di scadenza).

Patrimonio gestito


Il valore del capitale complessivo gestito da un istituto finanziario.

Portafoglio


Un insieme di investimenti.

Private equity


Investimenti in aziende private, le cui azioni non sono cioè quotate in Borsa né disponibili al grande pubblico. Data la sua complessità e l'elevata illiquidità, il private equity è solitamente riservato agli investitori più esperti.

Rating creditizio


​Un indicatore della capacità di un debitore di rimborsare un prestito. Più il rating è alto, più è probabile che il debitore sia in grado di rispettare i propri obblighi. Note agenzie come Standard & Poors, Moody's e Fitch Ratings sono società che si occupano di attribuire un rating ad aziende e governi.

Reddito fisso


​Una tipologia di titoli che obbliga l'emittente a pagare all'investitore un tasso di interesse fisso (cedola) a intervalli periodici. Le obbligazioni costituiscono l'esempio più comune di titoli a reddito fisso.

Rendimento annualizzato


​Il rendimento conseguito in media ogni anno da un investimento. Il rendimento è la variazione del valore del capitale investito su un orizzonte temporale prestabilito, espressa in percentuale; se positiva, rappresenta la misura del guadagno generato dall'investimento. Se ad esempio, nell'arco di tre anni, un fondo d'investimento ha conseguito un risultato rispettivamente del 4%, 6% e 3%, il rendimento annualizzato è pari al 4,3%.

Rendimento complessivo


​Chiamato anche total return, il rendimento di un investimento che include l'eventuale apprezzamento (o deprezzamento) del capitale oltre al reddito derivante da interessi o dividendi in un determinato orizzonte temporale. Ipotizziamo che un investitore compri 100 quote di un fondo per €8 a quota. La spesa iniziale è quindi pari a €800. Il fondo distribuisce il 5% di dividendi, pari a € 40, che l'investitore reinveste nel fondo acquistando altre 5 quote, per un totale di 105 quote a un costo complessivo di € 840. Il valore del fondo aumenta poi a €12 per quota. Il valore dell'investimento è quindi di €1.260 (€12 a quota x 105 quote). Dato che l'investimento iniziale era di €800, il guadagno finale è €460 e il total return è pari a €460/€800= 57,5%.

Rendimento reale


​Il rendimento di un investimento al netto dell'inflazione (espresso in percentuale). Ad esempio, se nel corso di un anno il valore di un investimento cresce del 5% e il tasso di inflazione è del 2%, il rendimento reale risulta pari al 3%.

Rischio


La probabilità di subire una perdita a seguito di un investimento. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, ma alcuni sono considerati più rischiosi di altri.

Rischio di default


Il rischio che un debitore (individuo o società) non assolva ai propri obblighi di pagamento, compresi gli interessi.

Titolo


Il termine generico utilizzato per indicare uno strumento azionario o obbligazionaio emesso da un governo o da una società. 

Yield


Il reddito (definito anche income) generato da un investimento, generalmente espresso come percentuale annua. Ad esempio, se un investitore acquista un titolo per €50 e riceve un dividendo di €2, lo yield sarà pari al 4% (€2/€50). Per le obbligazioni, lo yield è rappresentato dal tasso di interesse annuale espresso come percentuale del prezzo di mercato attuale.

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