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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Quando si ha bisogno di un consulente finanziario?

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    Il pensatore di Rodin, Parigi Musée Rodin A che punto della mia vita ho bisogno l'aiuto di un consulente finanziario? Quali sono i segnali che mi dovrebbero far capire che è giunto il momento di trovare qualcuno che mi accompagni nella pianificazione del mio futuro finanziario?  Esistono 3 tipologie di risparmiatore/investitore: - Coloro i quali hanno il tempo e le competenze per gestire autonomamente i propri risparmi, magari perché si occupano di investimento per lavoro - Coloro i quali hanno bisogno di aiuto, ma si convincono di non averne bisogno - Coloro i quali hanno bisogno di aiuto, se ne rendono conto e lo cercano Nella prima categoria rientrano i professionisti e chi, per interesse personale, ha deciso di dedicare tempo ed energie per approfondire le tematiche relative alla finanza personale e ha a disposizione il tempo, la voglia e le capacità per occuparsene in prima persona. Nella seconda categoria rientrano le persone che maggiormente avrebbero bisogno della guida

E' un buon momento per investire?

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In molti mi stanno facendo questa domanda. Dopo che il mercato azionario americano ha recuperato tutto il terreno perso in primavera a causa della pandemia e nel mese di agosto ha continuato a ritoccare il suo massimo storico, venerdì abbiamo chiuso la terza settimana di fila in negativo. Non succedeva da febbraio, in piena crisi da CoronaVirus. E' dunque lecito chiedersi "cosa succede?". La domanda, più che lecita, è doverosa e merita una risposta. Il fatto è che, nonostante i fiumi di soldi spesi in analisti, algoritmi, analisi di mercato, analisi tecnica, analisi dei fondamentali e chi più ne ha più ne metta, nessuno è mai riuscito a prevedere sistematicamente l'andamento futuro dei mercati. Certo, le previsioni fioccano, ma su 10 pareri autorevoli è difficile trovarne 2 dello stesso avviso. La realtà è che l'andamento dei mercati può essere spiegato, ma solo a posteriori, a cose fatte. E dunque la risposta alla domanda "che succede?", dal mio punto d

Come evolverà la popolazione mondiale da oggi a fine secolo?

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  Le previsioni di Nazioni Unite (UN) e di un recente studio dell'Institute for Health, Metrics and Evaluations (IHME) pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet divergono. Secondo la prima, la popolazione mondiale continuerà la sua progressiva crescita fino a raggiungere quota 10 miliardi prima di fine secolo. In base all'IHME invece la popolazione mondiale raggiungerà il suo picco intorno al 2064, sfiorando quota 1 0 miliardi, per poi ridursi leggermente e arrivare a 8,8 miliardi nel 2100. Le variabili in gioco sono numerose, tra le più importanti: l'aspettativa di vita in aumento, i forti flussi migratori da regioni povere verso i paesi sviluppati e un calo della fertilità. Il grosso problema è COME sarà composta la popolazione mondiale: lo studio dell'IHME prevede che entro il 2100 oltre un quarto (26%) degli abitanti del pianeta avrà più di 65 anni!

I tuoi investimenti sono ancora sulla giusta rotta?

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  Oggi più che mai il mio compito è essere al tuo fianco per pianificare insieme il futuro. Richiedi un check up gratuito dei tuoi investimenti, sono a tua disposizione.

Quali sono gli effetti dei cambiamenti climatici sui mercati finanziari?

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  In questa bella infografica Schroders ce ne propone 3: - l'aumento della temperatura media sulla terra favorirà l'economia di alcuni paesi (generalmente quelli più freddi) e avrà conseguenza maggiormente negative su altri (i più caldi); - le politiche di mitigazione e riduzione delle emissioni di CO2 che vengono e verranno implementate nel mondo impatteranno in modo diverso sui vari settori economici; - per ridurre le emissioni di CO2 e rallentare l'aumento della temperatura media terrestre sarà necessaria una transizione energetica dai combustibili fossili alle energie alternative o rinnovabili; ciò avrà dei forti contraccolpi sul settore energetico in quanto molti dei giacimenti scoperti fino ad oggi non potranno essere sfruttati ( stranded assets ) e ciò influirà negativamente sulle società e i paesi che li detengono. Il cambiamento è nelle mani di ognuno di noi. E passa anche dalle scelte d'investimento.

Il valore degli investimenti sostenibili è la resilienza

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                            Dalla prima pagina de Il Sole 24 Ore di venerdì 18 settembre 2020. La grande forza degli investimenti sostenibili o ESG, oltre ovviamente a quello etico, non sta tanto nel rendimento di breve periodo, ma nella maggior resilienza delle società con alti punteggi ESG (e quindi attente ad aspetti Ambientali, Sociali e di Governance) ai cali di mercato e ad una loro maggior profittabilità nel lungo periodo. Si tratta di aziende che guardano lontano e saranno quindi meglio attrezzate per affrontare le sfide del futuro. Il cambiamento è nelle mani di ognuno di noi. E passa anche dalle scelte d'investimento.

2050 cronache marine

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  Se non rinunciamo oggi alla plastica monouso, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. "2050, Cronache Marine" è una campagna di sensibilizzazione promossa dall’istituto Oikos all'interno del progetto "Life Beyond Plastic" per ridurre il consumo di plastica monouso e incoraggiare le persone, (gli adulti di oggi e quelli di domani) ad adottare “stili di vita più sostenibili”. Ogni anno circa 11 milioni di tonnellate finiscono nei mari di tutto il mondo, provocando danni inestimabili agli animali e agli ecosistemi “2050, Cronache Marine” è anche un docufilm ambientato in un futuro distopico in cui la plastica ha completamente cambiato il mare e le nostre vite. Il video racconta una fetta della Puglia del 2050 che ha visto cambiare sia il mare sia le vite che ruotano attorno.

Investiamo guardando al futuro

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  Possedere azioni è rischioso a breve termine. Non possedere azioni è rischioso a lungo termine. Oggi più che mai.

Prospettive dell'economia e aspettative dei mercati

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  Ne parleremo mercoledì 16 settembre alle ore 18.00 con Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock.

Che succede?

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  Questi ultimi giorni di mercato sono giorni di insegnamento. Perché tutti quanti noi investitori abbiamo qualcosa da imparare. Ad esempio, abbiamo imparato che le azioni tecnologiche non vanno sempre e solo su, e che per guadagnare non basta comprare Tesla e Apple e sederci comodamente aspettando rendimenti galattici. I mercati sono a volte prevedibili, più spesso non lo sono affatto. Questi giorni di calo sono giorni di grande valore, se sappiamo coglierlo. L'indice tecnolo gico americano (NASDAQ) nelle ultime sedute ha lasciano sul terreno il 10%, eppure da inizio anno sta ancora guadagnando quasi il 30%. Non è certo la fine del mondo, ma si tratta di un segnale: i mercati prima o poi "raddrizzano" gli eccessi e ciò che ha funzionato in passato non è detto avrà lo stesso successo in futuro. Che il gioco non sia così semplice lo sanno anche i fondi pensione e le dotazioni universitarie americane (tra i più grossi investitori al mondo), che stanno trovando strade altern

Come fare a tutelarsi per gli anni della pensione e mantenere il proprio tenore di vita?

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La soluzione della previdenza complementare Per evitare di essere colti impreparati è possibile aderire alla previdenza complementare, una forma di pensione integrativa e volontaria che si aggiunge a quella obbligatoria. È fondata su un sistema di finanziamento a capitalizzazione che consiste nella creazione di un conto individuale presso un fondo pensione in cui affluiscono i versamenti del lavoratore, che vengono investiti sui mercati finanziari. Al momento del pensionamento la somma maturata viene liquidata sotto forma di rendita e/o di capitale, in modo da garantire un tenore di vita adeguato a conclusione della vita lavorativa. Prima si inizia a versare meglio è, anche con piccole somme È opportuno iniziare quanto prima a costruire un secondo pilastro pensionistico dal momento che anche il versamento di piccoli importi può portare a grandi rendite. Facciamo un esempio. Ipotizziamo un lavoratore che oggi guadagni 2.000 euro al mese, che l’inflazione media annua nei prossimi anni si

Come e quando potremo andare in pensione?

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Come e quando potrò andare in pensione?  Una domanda che quasi tutti i lavoratori italiani si pongono ad un certo punto della propria vita. Le prospettive però non sembrano delle migliori: lavoreremo di più per un assegno pensionistico sempre più basso. Le cause? L’allungamento della vita, la bassa natalità e un numero di lavoratori sempre più ristretto su cui contare, fattori che mettono a dura prova la sostenibilità del sistema pensionistico italiano. Come funziona il sistema pensionistico A partire dal 1° gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 vengono calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Quest’ultimo basa il calcolo della pensione pubblica su tutti i contributi versati durante l’intera vita assicurativa. A differenza del sistema di calcolo retributivo, che si basa invece sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di vita lavorativa. Il calcolo della pensione con il metodo contributivo rende più so