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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Guardi il dito oppure la luna? La storia di Marco e Sara

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Negli ultimi mesi si è parlato tanto, tantissimo di guerra, inflazione, prezzo del gas, economia, recessione. In questi giorni invece in Italia ci sono le elezioni per eleggere i nostri nuovi rappresentanti in parlamento (non per eleggere il governo, siamo una democrazia parlamentare e i cittadini eleggono deputati e senatori, non scelgono il governo). Fiumi di parole. Tutti argomenti importanti e attuali.   Possiamo guardare il dito oppure la luna.   Il dito è il prezzo del gas, la luna è il cambiamento climatico. Il dito sono l’inflazione e la recessione, la luna sono la crisi demografica e previdenziale che vivremo.   Alcuni titoli de Il Sole 24 Ore di venerdì 23 settembre   Nel 2050 solo un italiano su due lavorerà. Il 2050 sembra lontano, ma mancano meno di 30 anni. Ed è più o meno quando un quarantenne di oggi può sperare di andare in pensione.   Ecco,  nel 2050 chi pagherà le pensioni?   Nel 2021 a fronte di 236 miliardi di contributi versati dai lavoratori, l’INPS ha erogato pe

Tennis e investimenti

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Domenica 11 settembre Carlos Alcaraz (19 anni) ha vinto la finale degli US Open.  Con questa vittoria il talento spagnolo diventa il numero 1 al mondo; il più giovane della storia a raggiungere questo traguardo. Per arrivare in finale ha sconfitto in 5 ore il nostro Jannik Sinner, altro astro nascente del tennis mondiale. Anche io gioco a tennis, lo faccio da oltre 30 anni, ma io e Sinner ed Alcaraz pratichiamo due sport molto diversi.   Siamo abituati a pensare al tennis come ad uno sport;  in realtà si tratta di due : uno giocato sui campi in erba di Wimbledon, sulla terra del Roland Garros e sul sintetico di Flushing Meadows e l’altro giocato dai dilettanti come me.   Sebbene tutti i giocatori utilizzino le medesime regole, attrezzature e si adeguino alla stessa etichetta, esistono due categorie ben distinte: i professionisti e i dilettanti.  I primi vincono punti, i secondi li perdono. Nel tennis giocato dai professionisti l’80% dei punti vengono “vinti” e dunque il risultato delle

L'inverno sta arrivando

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  Dopo un’estate calda e inaspettatamente positiva sui mercati, l’inverno sta arrivando… e si prospetta freddo e pieno di incognite     L’inizio del 2022 è stato disastroso per gli investimenti, ormai lo sappiamo bene; si è trattato di una delle poche occasioni nella storia in cui sia azionario che obbligazionario hanno registrato contemporaneamente cali ingenti. All’inizio di giugno gli investitori, sia individuali che istituzionali (case d’investimento, fondi pensione, fondi sovrani, ecc, che rappresentano circa il 95% del mercato), erano estremamente pessimisti e avevano ridotto molto la loro esposizione alle attività rischiose. Secondo una ricerca di Bank of America, l’avversione al rischio aveva raggiunto i livelli toccati nel periodo del fallimento di Lehman Brothers nel 2008.   Per paura che le trimestrali aziendali e i dati economici in uscita a fine giugno e inizio luglio sarebbero stati disastrosi tutti si tenevano lontani dal mercato azionario. Quando i dati si sono rivelati