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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Chi mi pagherà la pensione fra 30 anni?

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  L’Italia è un paese stupendo, ha un patrimonio artistico e storico ineguagliabile, detiene infatti (insieme alla Cina) il primato di nazione con il maggior numero di siti Unesco al mondo (55), gode di un clima mite e di una grande varietà naturale, è costellata di città d’arte e borghi stupendi. La cucina mediterranea è poi un fiore all’occhiello della cultura italiana.  Inoltre quello italiano è un popolo molto longevo. Nonostante i numerosi problemi che affliggono il paese,  viviamo sempre di più, tanto che la speranza di vita alla nascita è superiore agli 80 anni (uomini 81, donne 85,3), e contiamo ben 14.500 ultracentenari. Il ché, di per sé, è un’ottima notizia. Il problema è che facciamo sempre meno figli. Siamo sì un popolo longevo, ma siamo anche, e sempre più, un popolo di vecchi. L’età media degli italiani aumenta inesorabilmente: era di 42,6 anni nel 2009 e in soli 10 anni è salita a 45,7 nel 2019. La natalità diminuisce e con essa il numero di nuovi nati ogni anno è sempr

Overshoot day: stiamo vivendo sulle spalle dei nostri figli

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L'Overshoot day quest'anno cade oggi 22 agosto. L’Overshoot day è una data simbolica calcolata dal Global Footprint Network. Per gli scienziati questo giorno rappresenta il momento dell’anno in cui la nostra domanda di acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica supera l’ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della Terra sono in grado di rinnovare in un anno, la cosiddetta “biocapacità globale”. In altre parole dal 23 agosto 2020 l’umanità con sumerà risorse che la natura non è in grado di rigenerare entro il 31 dicembre. Dopo appena otto mesi, abbiamo già bruciato tutte le risorse rinnovabili del Pianeta e stiamo creando un “debito pubblico ecologico“. Overshoot day 2020: la Terra “guadagna” tre settimane. Negli anni Sessanta del secolo scorso c’era ancora il pareggio di bilancio tra consumo e risorse rinnovabili. Il decennio successivo l’Overshoot day cadeva il 10 novembre, durante gli anni Ottanta è arrivato a fine ottobre, dieci anni dopo cade

Quanto vale la tecnologia?

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  All'indomani della pubblicazione dei dati trimestrali le Big 5 del mercato azionario americano sembrano inarrestabili. Sto ovviamente parlando di Facebook, Amazon, Apple, Microsoft e Google (FAAMG) che insieme capitalizzano oltre il 23% di tutto l'indice S&P 500 e più dell'intero mercato giapponese. Se il mercato americano nel suo complesso da inizio anno ha guadagnato poco più del 3%, le Big 5 hanno registrato performance complessiva superiore al 40%. Se poi analizziamo da un lato l'andamento delle Big 5 e dall'altro l'indice S&P 500 senza di esse (S&P 495), ci rendiamo conto che il dominio del mercato USA rispetto agli altri mercati azionari globali è dovuto proprio ai 5 giganti tecnologici. Senza di essi il mercato americano sarebbe in linea con l'azionario mondiale da inizio anno. Un recente studio di Bca Research evidenzia come il valore delle Big 5 sia cresciuto da inizio 2015 del 266% contro il solo 25% dei restanti 495 titoli. La differ

Nel primo semestre 2020 in Europa le energie rinnovabili hanno prodotto più elettricità dei combustibili fossili.

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Secondo un recente studio di Ember nella prima metà del 2020 nell'Europa a 27 le fonti rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico, biomasse e biocarburanti) hanno prodotto più energia dei combustibili fossili (gas, carbone, lignite): 40% contro 34%. Le fonti rinnovabili sono cresciute dell' 11% mentre i combustibili fossili sono scesi del 18%. A questo risultato hanno sicuramente contribuito il lockdown e l'interruzione o forte riduzione della produzione industriale dovute al  Covid-19. Il carbone in particolare ha generato solo il 12% dell’elettricità dell’Unione europea nella prima metà del 2020 e la sua quota di mercato si è dimezzata dal 2016. Il suo utilizzo è sceso in tutti i 27 Paesi Ue. Questo crollo (- 32%) è abbastanza generalizzato, ma particolarmente significativo in alcuni paesi come Portogallo (- 95%), Spagna (- 54%) e Germania (- 39%). Quest'ultima ha deciso di abbandonare definitivamente il carbone come fonte di energia entro il 2038. Solare ed Eolico, n