Coronavirus. Gestori, consulenti e investitori: tutti guardano nella stessa direzione?


"Il mercato azionario “oscilla, tentenna, traballa … mentre sale nel tempo”. E questo è talmente normale da essere quasi banale. Ci si prepara ai “tonfi di borsa” prima che questi avvengano, definendo una precisa strategia comportamentale, che non accetta eccezioni. La musica che deve sentire l’investitore nelle parole di un consulente deve essere diversa da quella delle televisioni, delle radio, di internet. Il Consulente deve nettamente distinguersi. Sereno, sorridente, sicuro. “Perché sei felice?” – chiede il cliente. “Perché vedo le opportunità che ci sono per te. È questo il mio mestiere”, risponde il consulente.
Il Consulente Finanziario, il Gestore sanno che disinvestendo nei momenti di maggior crisi, si rischia di perdere occasioni di recupero.
Ma occorre uno sforzo maggiore. Bisogna spiegare all'investitore che disinvestendo non si rischia di perdere opportunità. È certo che le perdiamo. A me piace ricordare che “un portafoglio ben diversificato ha minusvalenze che vengono sempre recuperate”.
Allora è meglio restare fermi aspettando che avvenga il recupero?
No. È meglio muoversi. Chiedere a noi stessi quelli che a me piace chiamare “i comportamenti performanti”. Fare il contrario di quanto suggerito dalle nostre paure. Dunque, muoversi. Comprare progressivamente, svuotare quelle disponibilità in conto che sono eccessive. E investire."
Di Ruggero Bertelli
Professore associato presso l'Università di Siena.


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