Gli effetti del riscaldamento globale: l'innalzamento del livello di mari ed oceani

 


Dalla notte dei tempi le comunità umane si sono sempre aggregate in zone dove l'acqua e il cibo fossero a portata di mano e i commerci favoriti. Ciò ha fatto del delta dei fiumi e delle zone costiere un luogo ideale per la nascita e la crescita dei centri urbani. Buona parte della popolazione mondiale vive in zone costiere o nelle sue immediate vicinanze. E il commercio mondiale dipende in larga parti dai porti.
Megalopoli come Shanghai, Mumbai, Bangkok, Jakarta, Tokyo, e New York sono oggi messe in pericolo dall'innalzamento del livello dei mari.
Negli Stati Uniti, il sud della Florida sta letteralmente scomparendo, mentre la zona costiera della Louisiana intorno a New Orleans sta sprofondando nel golfo del Messico al ritmo di 75 km quadrati l'anno.

In base ad un recente studio ripreso dal New York Times, 150 milioni di persone oggi vivono in zone che entro 30 anni saranno sotto il livello del mare.
Intere regioni ed aree urbane spariranno o saranno soggette ad inondazioni sempre più frequenti.
Dal sud del Vietnam alla Thailandia, da Mumbai a Shangai, da Bassora ad Alessandria d'Egitto. E, per rimanere più vicini a casa, Venezia.

La NASA calcola in 9,3 cm l'innalzamento dei mari dal 1993 ad oggi e in 23 cm dal 1880. Con un ritmo di crescita in aumento.







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