Tutta questione di prospettive
Il 31 marzo 1999 la rivista finanziaria
Barron’s titolava: “L’idea che l’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos
sia il pioniere di un nuovo mercato è ridicola”.
Quel giorno l’azione Amazon quotava 86
dollari. Nei 18 mesi successivi il titolo crollò del 94% per scendere sotto i 6
dollari dopo l’11 settembre 2001.
Nel breve periodo Barron’s ebbe ragione,
ma, come sappiamo, sul lungo periodo sono stati Amazon e Jeff Bezos ad averla
vinta.
Oggi per comprare un’azione Amazon ci vogliono oltre 3.400 dollari.
Le azioni dell’ormai famigerata ZOOM dai
massimi raggiunti un anno fa hanno perso quasi il 50% del loro valore. Da
quando la società si è quotata in borsa nella primavera del 2019 il titolo ha
guadagnato oltre il 300%.
Tutta questione di prospettive.
Due investitori possono avere opinioni
completamente diverse su uno specifico titolo o sul mercato ed entrambi possono
avere ragione (o entrambi possono sbagliarsi).
Tutto dipende dall'orizzonte temporale.
Lo stesso vale a maggior ragione anche
per il mercato azionario in generale.
Il mercato azionario può essere molto pericoloso e imprevedibile nel breve periodo e molto sicuro nel lungo periodo.
Più breve è l’orizzonte temporale dell’investitore, maggiore è la probabilità di subire perdite. E più lungo è l’orizzonte temporale, maggiore è la probabilità di ottenere guadagni.
Il mercato azionario dal 1926 ad oggi
non ha mai avuto rendimenti negativi in una
finestra di 20 anni. L’unica
occasione in cui ha chiuso 15 anni con una performance negativa è stato il periodo 1929-1944. Un periodo
segnato prima dalla Grande Depressione del ’29 e poi dalla Seconda Guerra Mondiale.
Avere un’ottica di lungo termine per i propri investimenti darà sempre un vantaggio sui mercati perché è così difficile per gli altri pensare e agire in questo modo.
È sufficiente avere la pazienza e la
forza d’animo di attendere che il tempo e l’interesse composto facciano il loro
lavoro.
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