La bussola dei rendimenti 2: le scelte d'investimento



Il successo dei nostri investimenti dipende da 3 variabili:

  • L’andamento dei mercati
  • La composizione del nostro portafoglio d’investimenti
  • I comportamenti che assumiamo

 
Settimana scorsa abbiamo affrontato la prima delle tre variabili da cui dipende il destino dei nostri investimenti: l’andamento dei mercati. Oggi ci occuperemo della seconda: le scelte in merito alla composizione del nostro portafoglio.
Al suo interno possiamo distinguere tre aspetti.

Il primo è la scelta di assumersi più o meno rischio (ricordate che “non esistono pasti gratis”), decisione totalmente soggettiva e che va definita in base ai propri obiettivi, all’orizzonte temporale entro cui vogliamo raggiungerli e alla nostra personale tolleranza al rischio. La definizione di questi 3 punti rappresenta le fondamenta su cui costruire la pianificazione dei nostri investimenti e dovrebbe essere affrontata con grande attenzione e scrupolo.
Senza solide fondamenta non possiamo costruire nulla di duraturo.

Il secondo aspetto è la scelta degli strumenti che comporranno il nostro portafoglio e dovranno permetterci di raggiungere i nostri obiettivi, entro l’orizzonte prefissato (facendoci dormire sereni di notte). Può trattarsi di singoli titoli azionari e obbligazionari (quindi con una componente di rischio maggiore dovuta ad una minore diversificazione), di fondi o altri strumenti a gestione attiva (che riducono il rischio investendo in una molteplicità di titoli delegando questa scelta ad una società d’investimento), di fondi indicizzati (strumenti diversificati come e più dei fondi attivi, che replicano semplicemente l’andamento di un mercato senza alcuna scelta riguardo ai titoli su cui puntare) oppure di strumenti più complessi come i certificati o i derivati (e quindi da utilizzare solo con cognizione di causa).

Il terzo aspetto ha a che fare con i costi. Visto che i costi degli strumenti che abbiamo in portafoglio incidono direttamente sul loro rendimento, maggiori saranno i costi e minori i rendimenti. A tal proposito è importante valutare se si preferisce affrontare il problema del conflitto d’interesse verificando che i costi degli strumenti siano adeguati alla loro qualità o se eliminare il problema alla radice adottando la consulenza a parcella.

Diversamente dall'andamento dei mercati, su cui non abbiamo alcun controllo, le scelte relative alla composizione del portafoglio d'investimenti dipendono interamente da noi. Partendo dalle nostre esigenze, dai nostri obiettivi e dalle nostre peculiarità (tolleranza alla volatilità e orizzonte temporale) dobbiamo decidere, possibilmente con l'aiuto di un professionista, quanto rischio assumerci, che strumenti inserire in portafoglio e valutarne attentamente qualità e costi.
Queste sono le fondamenta della pianificazione finanziaria.

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